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Windows 7 in aziende: ecco cosa fare per non sbagliare con Seven

di Gianni Rusconi

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Più leggero, più veloce e sicuro e anche meno costoso. Windows 7 è arrivato e Microsoft si frega le mani in attesa della prevista e ben remunerata migrazione dei tanti milioni di utenti – soprattutto quelli di pc portatili e netbook - che vorranno passare da Windows Xp al nuovo sistema operativo. E in chiave aziendale? Le previsioni degli analisti dicono che l'adozione massiccia di Seven si concretizzerà non prima dell'autunno del 2010 mentre il messaggio che Microsoft rivolge a partner e clienti finali, in relazione alla disponibilità di Windows Server 2008 R2, è quanto mai esemplificativo delle intenzioni che animano il gigante di Redmond: ridurre i costi e garantire alle aziende maggiore efficienza e produttività.
Sul tema della migrazione "necessaria" a Windows 7 si sono espresso in modo particolare gli analisti di Gartner, che hanno preparato una sorta di vero e proprio vademecun per i Cio e responsabili It. Cinque le osservazioni elaborate dalla società di ricerca americana, accompagnate da un paio di premesse sostanziali. La prima: Windows 7 costituisce un significativo salto in avanti rispetto a Vista ma non è in definitiva una nuova release in tutto e per tutto a livello di architettura del software, in quanto sfrutta modifiche apportate a suo tempo nel codice dell'ormai superato sistema operativo. La seconda: Windows 7 dispone di funzionalità, assenti in Vista, che faciliteranno e di molto la sua implementazione da parte delle aziende. In sostanza le aziende, seppur senza troppa fretta, migreranno in massa alla nuova piattaforma e lo potranno fare senza incorrere nei tanti intoppi che hanno contrassegnato (in negativo) l'adozione del suo predecessore. Le piccole imprese, aggiungono gli analisti di Gartner, approfitteranno per prime dei requisiti che accreditano Seven e saranno le prime a saggiarne le capacità attraverso la nuova generazione di pc che ha già iniziato ad affollare i cataloghi dei vendor. Le medie e grandi organizzazioni, prima di migrare a Windows 7, dovrebbero invece mettere sotto la lente di in gradimento cinque attività cinque:

Mandare in pensione Windows Xp entro la fine del 2012
Microsoft supporterà Windows XP rilasciando le relative patch di sicurezza fino a tutto l'aprile del 2014, ma l'esperienza del passato insegna che i software vendor interromperanno ben prima i rispettivi test. Ciò significa che i nuovi rilasci di soluzioni applicative richiederanno Windows 7 prima che il supporto garantito a Windows XP vada a terminare. Le aziende che abbandoneranno Xp prima della fine del 2012 eviteranno secondo Gartner potenziali e significativi problemi.

Lavorare ai progetti di migrazione da subito
Un tipica organizzazione impiega fra i 12 e i 18 mesi prima di iniziare il cosidetto "deployment" di un nuovo sistema operativo client. Le attività di preparazione sono tante e lunghe e qualsiasi ritardo nel processo di adozione ha il solo risultato di produrre costi aggiuntivi.

Non aspettare il Service Pack 1 di Windows 7 per iniziare i test su Seven
Molte aziende aspettano il rilascio del Sp1 prima di iniziare a provare e implementare un nuovo sistema operativo. Meglio iniziare invece con i test da subito, soprattutto per chi ha saltato la migrazione a Windows Vista.

Non saltare l'upgrade a Windows 7
Gartner definisce Windows 7 come una versione "lucidata" delle modifiche architetturali portate in campo da una delle release verticali di Windows Vista e non può essere assolutamente evitata. Le aziende che non migrarono a Windows 2000 aspettando l'avvento di X hanno avuto problemi per assorbire il gap tecnologico fra le due piattaforme, e ancora di più hanno sofferto le organizzazioni che da Windows 2000 sono passate a Vista senza adottare Xp.

Fare attenzione ai costi di migrazione
I costi dell'upgrade a Windows 7 potrebbero essere molto variabili, in relazione al diverso approccio tenuto dalle singole aziende. Si andrà da un minimo di circa 1.000 dollari a un massimo di 1.930 per utente per la migrazione da Xp, mentre serviranno da 339 a 510 per utente nel caso di Windows Vista.

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